Prende il via il Progetto “OTASens” (PRIN2022 PNRR) coordinato dal CNR-ISPA di Bari: Sviluppo di un metodo innovativo con biosensore ad aptameri per l’analisi rapida dell’ocratossina nella filiera suinicola “from farm to fork

 

Il kick-off meeting del progetto OTASens, organizzato il 30 gennaio 2024 presso l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA, sede di Bari) del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), segna l’inizio dei lavori di ricerca di questa ambiziosa iniziativa, destinata a portare innovazione e miglioramenti significativi nel campo della sicurezza alimentare e del benessere animale per il settore suinicolo, con particolare riferimento alle produzioni locali e non solo.

In un’epoca caratterizzata dai crescenti impatti del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare si afferma come priorità urgente. I cambiamenti climatici in atto, infatti, oltre ad aver contribuito al degrado del territorio e al calo di rendimento delle colture, hanno innalzato il rischio per la sicurezza alimentare determinato dalla contaminazione da sostanze chimiche e biologiche, con effetto tossico e spesso anche cancerogeno per uomini e animali. Tra questi contaminanti si annoverano le micotossine, tossine prodotte da funghi parassiti delle piante o agenti di ammuffimento delle derrate.

Il progetto OTASens, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed in particolare dal Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN2022 PNRR), si caratterizza per la multidisciplinarietà e la sinergia di qualificati esperti provenienti da diverse istituzioni, tra cui il CNR-ISPA, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (UNIBA) e l’Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS). Ciò che rende il progetto OTASens ancora più significativo è la sua natura collaborativa e interdisciplinare; dove un consorzio di esperti e istituzioni di rilievo, inclusi partner industriali, lavorano insieme per affrontare una sfida cruciale nella sicurezza alimentare.

Il progetto coordinato dalla Dott.ssa Giuseppina Avantaggiato, ricercatore Senior CNR, esperto internazionale nel campo della sicurezza di alimenti e mangimi, vede la partecipazione per l’ISPA dei Dottori Donato Greco, Vito D’Ascanio, esperti nello sviluppo e nella validazione di metodi tradizionali e innovativi per l’analisi di micotossine e di strategie di detossificazione, e della Dott.ssa Elisa Santovito esperta nello sviluppo di biosensori per l’analisi degli alimenti; della Dott.ssa Simona Sanzani e del Prof. Antonio Ippolito, del Dip. di Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti (UNIBA), patologi vegetali specializzati nel controllo dei funghi micotossigeni in post raccolta; del Prof. Vincenzo Tufarelli, del Dip. di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Jonica (UNIBA), esperto nel campo dell’alimentazione animale, della digestione, e delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti destinati agli animali; del Prof. Giovanni Lentini, del Dip. di Farmacia-Scienze del Farmaco (UNIBA), esperto nell’analisi di composti chirali biologicamente attivi e di metodologie ecosostenibili per l’estrazione di analiti da matrici complesse; ed infine, del Prof. Francesco Genovese, della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’UNIBAS, esperto in Ingegneria Agraria e nello sviluppo e messa a punto di tecniche e sensori innovativi per il controllo dei processi produttivi agro-industriali.

Obiettivo fondamentale del progetto OTASens è lo sviluppo di una piattaforma biosensoristica, innovativa, progettata per offrire un’analisi rapida, economica ed accurata dell’ocratossina A (OTA) in diverse matrici agro-alimentari (tra cui i mangimi) e in campioni biologici di suini esposti.

L’OTA è una micotossina prodotta da funghi dei generi Aspergillus e Penicillium, che possono contaminare una varietà di alimenti, compresi cereali, carni, insaccati, frutta secca e altri prodotti alimentari, con effetto tossico e possibile effetto cancerogeno. La diffusione ubiquitaria e quasi generalizzata e la persistenza nelle catene alimentari rendono l’OTA una seria minaccia per la sicurezza di alimenti e mangimi. Il suo rilevamento rapido e accurato è di fondamentale importanza per garantire prodotti sicuri e proteggere la salute umana e animale.

ll progetto OTASens si pone, quindi, l’obiettivo di sviluppare un biosensore destinato all’analisi dell’OTA nella filiera alimentare, seguendo un approccio “from farm to fork”. Il dispositivo, oltre a disporre di un metodo analitico orizzontale sarà integrato con tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e gli algoritmi informatici di apprendimento automatico. L’integrazione con queste tecnologie contribuirà a rendere il sistema più automatizzato e preciso, consentendo anche di gestire grandi quantità di dati in tempo reale. Queste innovazioni saranno fondamentali per garantire un monitoraggio più efficiente della contaminazione da micotossine lungo l’intera catena di produzione suinicola, migliorando sicurezza e rendimento delle produzioni e riducendone gli sprechi. In ultimo, l’utilizzo del biosensore nei principali allevamenti suinicoli della regione Puglia consentirà di effettuare una prima valutazione dell’esposizione individuale degli animali alla tossina. Il progetto OTAsens potrebbe, quindi, fungere da catalizzatore per migliorare la redditività di un settore, quello della suinicoltura, in crescita nel Sud Italia.

 

More information www.linkedin.com/in/otasens-project-8b73b42b3

https://prin.mur.gov.it/Iniziative/Detail?key=xntlwCEQJ%2BTLxeoukrh%2FdQ%3D%3D

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